Il weekend del 10 Aprile, giunti al Circuito Di Magione in occasione della prima tappa del trofeo Naked Italia organizzata dal Gentlemen’s Motor Club, lo staff di Rc Racers non ha potuto fare a meno di essere sbalordito dalla mostruosa prestazione dell’esordiente in categoria Jonatan Gallina, in grado non solo di conquistare il primo posto alla sua prima gara stagionale, ma capace di farlo rifilando circa 20 secondi al gruppo che inseguiva la sua BMW. Incapaci dunque di rimanere indifferenti di fronte al talento esibito dall’atleta toscano, abbiamo avvicinato Jonatan tra le mura del Galvin Firenze Team dove abbiamo avuto il piacere di ascoltare la sua storia, e mentre gli occhi tentavano di rivivere i brividi e le emozioni pescando ricordi dal passato, abbiamo riconosciuto in quello sguardo il fuoco inconfondibile che anima un RC Racers:
“La mia carriera è iniziata quando il mio babbo è venuto a sapere delle gare “clandestine” tra scooter a cui prendevo parte, e che ovviamente vincevo (ci tiene a precisarlo n.d.r.), al che, piuttosto che sapermi in strada a rischiare la vita, decise di mettermi su una moto del team che amministrava dal 1978, il Galvin Firenze, anche se avrebbe voluto aspettare un pò di più prima di vedermi correre. Nel 2002 ho esordito nella Coppa Italia a cui è seguito subito nel 2003 il Trofeo Kawasaki Racing 600, dove ho fatto secondo tra gli under 20; il primo era Luca Scassa. Nel 2004 ho preso parte al trofeo Yamaha Racing R6 dove sono arrivato quarto in generale e secondo degli under 25. Successivamente sono diventato pilota della federazione e mi sono iscritto al campionato europeo parallelo al mondiale WorldSBK. E’ andato abbastanza bene, ma quello lo ricordo come un anno particolarmente duro: io ero giovane, ma soprattutto avevo contro piloti bravi, in quel contesto poi…Nel 2006 ho corso poco, non avevo molti sponsor, ho fatto solo qualche gara sparsa durante la stagione. Ricordo il primo posto al Mugello Circuit, era il Moto Estate, e il primo in Coppa Italia. Il 2007 nuovamente Coppa italia con il Kawasaki 600, sono arrivato quarto, e la stagione successiva ho preso parte al Mondiale Stock 1000, dove sono riuscito ad andare a punti diverse volte nonostante la mia moto, una Kawasaki davvero acerba, forse la peggiore che ho guidato in vita mia; era davvero come cavare un ragno dal buco. L’anno dopo ho fatto il Campionato Italiano Velocità Stock 600 sfiorando il podio più volte in mezzo ad un mare di R6 guidate da avversari durissimi, come Roberto Tamburini, Boscoscuro Andrea, Fabio Massei…2010 ho provato a fare la Supersport, ma ho preferito allontanarmi da quel contesto per tornare l’anno successivo nel National, dove ho vinto 6 gare su 7, ottenendo 7 pole-position. Ho avuto poi purtroppo nuovamente problemi con gli sponsor; è stato allora che ho deciso di levarmi dai coglioni e fare tutt’altro, completarmi come uomo e pilota e raggiungere una certa maturità attraverso altri obbiettivi: cosi è stato, e dopo essermi rimboccato le maniche sono partito per l’Inghilterra, dove sono diventato un’altra persona. Una volta tornato in Italia mi sentivo realizzato avendo fatto quel passaggio che mi sentivo in dovere di fare. Pronto psicologicamente per tornare a correre, fortunatamente Bmw Firenze mi ha consigliato di provare la nuova moto da cui sono rimasto affascinato, da lei come dal mondo delle Naked, che non avevo mai pensato potesse essere cosi divertente. Sarei felicissimo se questo campionato prendesse vita, è organizzato benissimo e tutte le persone che ho incontrato hanno davvero voglia di fare e di fare bene. Io mi sento fortissimo, davvero in palla: mi sono preparato e non vedo l’ora di affrontare questa stagione. Sento di essere davvero veloce, non so, sarà che sono libero e tranquillo di testa, sarà l’esperienza, non so..(ride n.d.r.).”